A lla fine e all’inizio si tirano le somme di un intero anno. Quello che è passato ci ha lasciato col ricordo della crisi epocale dei consumi e con la minaccia di accorciare l’etilometro. In realtà è successo un fatto strano: qualcuno ha fatto meno regali, ha ridotto il budget, ma certo non ha rinunciato al weekend o alla vacanza lunga sulle piste da sci.
Un mio amico produttore di olio ha visto gente che depennava la lista dei regali per arrivare al meno 30% di acquisti. Ma a La Thuile e a Courmayeur, per dire, non c’erano posti vuoti. Come leggere questo dato? Siamo diventati più egoisti? Forse sì, ma il dubbio resta, visto che iniziative come la Colletta Alimentare o Telethon hanno dato buoni risultati. Questo per dire, e non sembri retorica, che gli italiani comunque sono brava gente. Brava e paziente, nonostante ogni tanto salti fuori qualche parlamentare originale che per mettersi a posto la coscienza mette dei lacciuoli. Quello che riguarda i limiti alcolemici nel sangue per gli autisti è di questa natura, giacché s’è proposta la tolleranza zero, mettendo a rischio anche chi ha bevuto solo un bicchiere di vino o peggio ancora (è successo), ha mangiato due mon chéri. Ora, prima che gli anti tutto alzino la mano per dire che il vino è il peggior male del mondo, diciamo che il realismo comporta che non si facciano leggi che gli vanno contro. Se uno beve un bicchiere di vino a pasto non è ubriaco, e neanche obnubilato. E non è un criminale, da mettere in difficoltà sotto i controlli da roulette russa che possono toccare chiunque. La pazienza ha un limite, anche tra la brava gente. E quel limite rischia d’essere superato in nome di una non responsabilità. Che poi dietro a questo ci sia un’economia che soffre e che nel 2009 avrà problemi con banche e futuro, ai parlamentari che leggono la realtà dai salotti tv non importa. Un pensiero per il nuovo anno? Che la politica ritorni all’assunzione di responsabilità, la smetta di mettere pezze, abbia un progetto e sappia cosa bisogna difendere. Con realismo possibilmente!
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