Non profit
ESTERI. Tre ospedali in Kurdistan grazie a “Sindaci per la pace”
Il comune di Firenze è capofila del progetto
di Redazione
«Grazie ai Mayors for Peace, i ‘Sindaci per la Pace’ Firenze sarà protagonista nella realizzazione di tre ospedali pediatrici nel Kurdistan iracheno». È quanto annuncia Susanna Agostini, presidente della commissione servizi sociali e sanità del Consiglio comunale di Firenze.
«Il progetto di ricostruzione del Kurdistan iracheno partito dalla nostra città – ha ricordato la presidente Agostini – è stato promosso dai rappresentanti di International Peace Bureau e Mayors for Peace che nel marzo 2006 si recarono a Halabja e Sulaimaniya. La delegazione, in quel 19 marzo 2006, con un ponte satellitare attivò l’impegno e la solidarietà dell’ospedale pediatrico Meyer. Per la prima volta, la signora Hero Ahmed Ibrahim Talabani, moglie del presidente iracheno, parlò telefonicamente con il direttore generale Paolo Morello Marchese, che dimostrò subito disponibilità verso le questioni sanitarie di quella terra martoriata da una guerra infinita. Da allora, rappresentanti delle Istituzioni irachene e sindaci curdi iscritti a Mayors for Peace, si sono incontrati in più occasioni a Firenze con Leonardo Domenici, oltre che come sindaco, come vice presidente internazionale di Mayors for Peace». «A più riprese – ha aggiunto Agostini – il tema della cooperazione sanitaria da avviare in Kurdistan è stato portato alla ribalta in convegni e iniziative istituzionali. L’allora ministro della Salute Livia Turco ebbe l’opportunità di incontrare la First Lady a Roma, impegnandosi reciprocamente affinchè la relazione proseguisse. In Palazzo Vecchio, Hero Talabani consegnò ai Vigili del Fuoco di Firenze due valige contenenti terreno da analizzare. All’Istituto degl’Innocenti, chiese di collaborare con l’organizzazione che presiede, “Save the Children”, per le adozioni a distanza. Alla CRI donò abiti, acquistati nella nostra città, ai bimbi curdi di famiglie ospiti di quella struttura per ragioni di salute. Negli stessi giorni, accompagnammo Hero Talabani all’appuntamento atteso, la visita al Nuovo Ospedale Meyer, ancora in fase di cantierizzazione. La struttura era stata visitata pochi mesi prima anche dal presidente del Parlamento Regionale curdo Adnan al Mufti. Da allora sono proseguiti i contatti e il Direttore è stato invitato l’estate scorsa in Kurdistan per verificare la fattibilità del progetto in cantiere». «Ne siamo orgogliosi – ha concluso Susanna Agostini – aver dato vita ad una realizzazione di questa portata, a garanzia di cura e salute di tante persone, soprattutto bambini, è davvero una grande soddisfazione politica. Spero proprio che tutte le città che ne abbiano la volontà, che tanti sindaci riescano, come è successo a Firenze, a dare il meglio delle proprie risorse umane, competenze tecnologiche, sanitarie e formative a favore di tante realtà che necessitano di aiuti concreti. Costruire la Pace è un impegno costante e a volte è fortuitamente reso possibile dalla sensibilità umana di tante persone e dalla competenza di soggetti istituzionali ai quali non è chiesto solitamente questo tipo d’impegno. Firenze con questo progetto si conferma città operatrice di pace».
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