SOMALIA. Si ritirano le truppe dell’Etiopia

Le truppe dell’Etiopia stanno lasciando la Somalia. Oggi hanno cominciato a lasciare Mogadiscio i primi scaglioni del contingente schierato dal marzo 2007 in soccorso del debole governo in transizione e contro le Corti islamiche che avevano il controllo del Paese. Le truppe etiopi hanno abbandonato la propria base principale nella parte nord della capitale somala e quelle di Hayla Barise e di Arafaad. La loro partenza è stata accompagnata da manifestazioni di gioia da centinaia di somali. Ma resta nella totale incertezza il futuro della Somalia, con il presidente del governo di transizione che si è appena dimesso, il risorgere di gruppi fondamentalisti e il procedere incerto dei colloqui dopo l’accordo dello scorso novembre fra il governo di transizione e l’ala moderata delle Corti islamiche.

Nel fine settimana combattimenti tra frange integralistiche rivali si sono susseguiti a Gurael, 370 chilometri a nord di Mogadiscio riferisce l’agenzia Ap. Ad affrontarsi sono state le milizie di ‘al-Shabaab al-Mujaheddin’, considerata la testa di ponte locale di ‘al-Qaeda’, e la meno radicale ‘Ahlu Sunna Waljamaca’. Oltre cinquanta i morti tra la popolazione, che ha abbandonato in massa la cittadina e anche Dusa Mareb, capoluogo della stessa regione centrale del Galguduud: tra 45.000 e sessantamila gli sfollati. «La situazione e’ precipitata da un giorno all’altro», ha denunciato Tom Quinn, coordinatore per la Somalia dell’organizzazione non governativa ‘Medici senza Frontiere’. «Gurael e’ diventata una citta’-fantasma, e lo stesso vale per Dusa Mareb».