Non profit

E l’Italia in crisibtornò a sognareble maggiorate

di Redazione

Perugia. Ride Amanda Knox alla prima udienza del processo di Perugia. Ride e non si avvede di commettere un altro errore su quel palcoscenico pubblico che è diventata l’aula giudiziaria del capoluogo umbro. La studentessa americana è alla sbarra insieme a Raffaele Sollecito per l’omicidio di Meredith Kercher. Ma c’è già una verità che pesa come un macigno sul destino dei due fidanzati, è quella della sentenza già emessa contro Rudy Guedé, condannato con il rito abbreviato a 30 anni per concorso in omicidio volontario. Il concorso implica la complicità dei due, Amanda e Raffaele. Perché Rudy quella sera era in quella casa? Perché c’era una finestra rotta nell’appartamento? Perché le impronte delle scarpe erano delle scarpe di Rudy? Il processo deve fare emergere i “dati oggettivi”, le prove della loro colpevolezza. Un movente, un’arma del delitto, una dinamica. Sempre che si voglia continuare a cercare la verità.
Potenza. Una bimba di otto anni è stata affidata ad un istituto di suore. Lo ha deciso un giudice del Tribunale dei minori. La motivazione è pesante e semplice allo stesso tempo: secondo il magistrato la bambina è stata spinta dalla madre ad odiare il padre. Sarebbe affetta dalla sindrome di alienazione genitoriale (in inglese Pas), un disturbo psicologico che può venire ai figli di genitori in situazioni di conflitto. Che cos’è accaduto? La bambina si rifiutava da qualche mese di stare col padre da sola. Ne aveva paura: era anche finita all’ospedale per una crisi fisica sopravvenuta al momento del distacco dalla madre e dell’affidamento al padre. Ha ragione il giudice? Ha ragione il padre che si vede rifiutato completamente da una figlia? Ha ragione la madre che ha già denunciato il padre per violenza e sospetta il peggio per sua figlia? L’unica cosa certa è che sono sempre i figli a scontare le tensioni, le colpe, le divisioni, le separazioni, i divorzi, gli odi dei genitori.
Roma. Nella casa del Grande Fratello 9 è arrivata una ragazza, Cristina Del Basso, con un seno sproporzionato, molto generoso. Una “sesta”, come lei ha dichiarato. Molti se ne occupano e non solo in televisione. È stata una visione “magnetica”, com’è stato autorevolmente notato. I sociologi hanno spiegato che in tempo di scarsità economica funzionano le misure abbondanti, le maggiorate, come negli anni 50. A Cinecittà c’è anche un giovane cieco, Gerry, che si porta il suo handicap e che forse farà riflettere qualcuno in più sulle cosiddette disabilità. L’hostess dell’ex Alitalia, altra concorrente, invece, non sembra avere grandi argomenti “sociali”. Quasi come quando andò ad Annozero .

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