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SHOAH. Acli: no a tesi negazioniste

Le Associazione Cristiane Lavoratori Italiani respingono con fermezza le dichiarazioni del Vescovo Williamson che mettono in dubbio la morte di 6 milioni di ebrei nei campi di sterminio nazisti

di Redazione

Andrea Olivero, presidente di Acli, replica duramente alle dichiarazioni del lefebriano Rishard Williamson, porporato della Chiesa romana, recentemente riabilitato da Benedetto XIV. Il Vescovo ha infatti ribadito le sue posizioni negazioniste, sostenendo l’infondatezza storica e quindi la falsità dei dati che farebbero ammontare a 6 milioni le vittime della camere a gas dei campi di concentramento nazisti. Il prelato è convinto che il numero delle vittime si aggiri intorno ai 200 o 300 mila e che comunque le morti non siano state perpretate per mezzo di gas. «Revisionismi e negazionismi – ribattono le Acli – sono da respingere con la massima determinazione, da qualsiasi parte essi provengano». Aggiungendo che la memoria dal passato deve continuare a rendere vigili per scongiurare discriminazioni razziali ed evitare che venga superata la soglia della legalità e del diritto internazionale. «In questa luce – concludono le Acli – la lezione del passato potrà trasformarsi in un monito sul presente e aprire sentieri di dialogo e spiragli di conciliazione che spesso si ritengono impossibili e impraticabili»

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