Non profit

Quali strategie per dare liquidità

Intervista a Marco Morganti di Banca Prossima

di Redazione

«Proporremo strumenti specifici per affrontare i ritardi pubblici che, altrove, non sarebbero immaginabili»«Il problema dei ritardi riguarda tutto il terzo settore che potrebbe dire: “Sono creditore ergo sum”. Una cosa che se la racconti all’estero la devi ripetere cinque volte perché non ti credono». Così Marco Morganti, ad di Banca Prossima, che aggiunge: «Le difficoltà degli enti pubblici potrebbero addirittura strangolare il non profit. Come banca specializzata vogliamo mettere a punto strategie specifiche».
Vita: Per facilitare la liquidità?
Marco Morganti: Per questo, visto che metà delle operazioni sono legate ad anticipazioni, e non solo. Sarebbe bello se riuscissimo a proporre al non profit prodotti specifici per realizzare, con più risorse, efficaci campagne di fund raising.
Vita: Dopo un anno, che bilancio può fare?
Morganti: Abbiamo raggiunto ottimi risultati. 4mila clienti, di cui 2.800 esterni. Banca Prossima ha fatto un piano di sviluppo molto sfidante. Vogliamo crescere sensibilmente, prendere clienti dall’esterno e aggiungere valore a quelli che ci sono già. Sappiamo che non siamo stati né indifferenti né opportunisti nei confronti di Intesa Sanpaolo. Abbiamo aggiunto valore. Inoltre abbiamo dato credito al Centro, al Nord, ma anche al Sud, che si attesta a quota 30% .
Vita: Più accesso al credito?
Morganti: Il fondo di garanzia è stato uno strumento molto utile. Ci ha permesso di erogare 30 milioni di crediti difficili. Il rating così è passato dal soggetto al progetto e mi sembra un buon risultato. Ha lavorato in modo dinamico, non in difesa, ma in attacco. Si comincia a vedere un certo movimento: soggetti che escono dal fondo. Ne hanno avuto bisogno. Ora non più.
Vita: E in futuro?
Morganti: Contiamo di essere sempre più punto di riferimento per questo settore. Senza cedimenti a idee egemoniche ma sapendo che la concorrenza ha fatto bene. Nel 2011 prevediamo di essere tre volte quello che siamo oggi. In primavera presenteremo un piano d’impresa. Continueremo a fare progetti verticali di filiera, come Pan per gli asili nido. Attualmente stiamo lavorando su alcune iniziative. Una sullo sport per tutti, assieme ad alcune fra le maggiori organizzazioni di promozione sportiva, e un’altra sulle adozioni internazionali.

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