Non profit
SANITA’. Sit-in contro l’emendamento anti-clandestini
Protesta contro la proposta di segnalazione degli immigrati irregolari contenuta in un emendamento della Lega Nord al pacchetto sicurezza
di Redazione
di Lucia Ritrovato
Si terrà oggi pomeriggio dalle 17.30 alle 20 davanti a Montecitorio (tra Piazza della Colonna Antonina e l’obelisco) la fiaccolata organizzata da Medici Senza Frontiere, Società Italiana di Medicina delle Migrazioni (SIMM), Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI) e Osservatorio Italiano sulla Salute Globale (OISG) per chiedere ai Senatori di respingere l’emendamento che eliminerebbe il principio di non segnalazione alle autorità per gli immigrati irregolari che si rivolgono ad una struttura sanitaria. Alla vigilia del voto al Senato, tutte le rappresentanze della sanità pubblica italiana di medici e infermieri affermano che «sopprimere il comma 5 dell’articolo 35 del Decreto Legislativo 286 del 1998 (Testo Unico sull’immigrazione) è una mossa inutile, dannosa e pericolosa».
L’iniziativa di oggi è legata all’appello lanciato nei giorni scorsi Siamo medici e infermieri, non siamo spie che ha già raccolto circa 4.300 adesioni tra le quali quelle di: FNOMCEO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi ed Odontoiatri, Comunità di Sant’Egidio, Amsi – Associazione dei Medici di origine straniera in Italia, Cittadinanzattiva onlus, Cgil nazionale, Arci, Ordine degli Psicologi del Lazio, Acli, Tavola della Pace, Associazione delle Comunità Straniere in Italia A.C.S.I, Amref Italia, Caritas.
«Abbiamo ottenuto consensi da tutti gli ambiti, dalle Associazioni alle Ong» – afferma Raffaella Ravinetto, Presidente di Medici Senza Frontiere Italia – «Insieme affermeremo l’ambiguità conseguente all’abrogazione dell’art. 3 e, di conseguenza, il concreto rischio di segnalazione e/o denuncia contestuale alla prestazione sanitaria che creerebbe nell’immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza. Tutto ciò potrebbe provocare una pericolosa “marginalizzazione sanitaria” di una fetta della popolazione straniera presente sul territorio, anche aumentando i fattori di rischio per la salute collettiva».
La cancellazione del principio di non segnalazione, si legge nell’appello di Medici Senza Frontiere, vanificherebbe inoltre un’impostazione che nei 13 anni di applicazione (il principio è presente nell’ordinamento italiano già dal 1995) ha prodotto importanti successi nella tutela sanitaria degli stranieri: riduzione dei tassi di Aids, stabilizzazione di quelli relativi alla Tubercolosi, riduzione degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno-infantili (basso peso alla nascita, mortalità perinatale e neonatale).
Il sit-in di protesta, dicono gli organizzatori, «sarà stanziale e vuole spronare i senatori chiamati domani al voto. Non possiamo rischiare di creare una sanità clandestina, i virus e i batteri non si fermano per decreto».
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