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CAMPAGNE. “Mgf: io no” contro la mutilazioni genitali femminili

Si celebra il 6 febbraio la Giornata internazionale contro le Mutilazioni genitali femminili. Al via dal 4 febbraio la campagna curata da Alma Terra con Paralleli

di Redazione

Ha preso il via il 4 febbraio a Roma, alla Camera dei Deputati, la campagna di sensibilizzazione “MGF: IO NO”, risultato di un progetto più complesso, il Progetto Aurora, finanziato dal Dipartimento Delle Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, curato dall’Associazione torinese Alma Terra e da vari partner rappresentati della società civile di quattro regioni: Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia. Per Torino i partner sono stati il Centro di Iniziativa per l’Europa e l’Istituto Euromediterraneo del Nord Ovest – Paralleli.
Secondo i dati forniti dall’Organizzazione mondiale della sanità sono tra i 100 e i 130 milioni le ragazze e donne nel mondo che hanno subito mutilazioni genitali. Ogni anno, si calcola che circa altri due milioni di ragazze subiranno una qualche forma di mutilazione dei genitali (i quattro tipi di mutilazioni secondo l’Oms).

La pratica è diffusa anche in Italia tra le comunità immigrate dai paesi in cui si praticano le MGF. Ma il fenomeno della mutilazione dei genitali femminili è difficile da quantificare perché non esistono per le comunità di immigrati indicazioni sulle varie etnie, necessarie a presumere se la pratica appartiene alla loro tradizione o meno.

Secondo i dati ISTAT in Piemonte sono oltre 7000 le donne e bambine provenienti dai Paesi interessati al fenomeno.

Il “Progetto Aurora” è volto quindi alla prevenzione e al contrasto di queste pratiche attraverso il coinvolgimento di tutti i componenti delle Comunità interessate con l’obiettivo dichiarato di creare una coscienza collettiva sulla violazione dei diritti umani e sulla discriminazione di genere che esse comportano.

Il problema delle MGF poteva suggerire immagini drammatiche e un linguaggio violento: al contrario, abbiamo scelto di visualizzare la gioia e la voglia di vivere di chi non sarà vittima.

Il Progetto prevede una campagna pubblicitaria informativa e di sensibilizzazione da divulgare sul territorio nazionale mediante l’utilizzo di diversi media: radiocomunicato 45”, spot 30”, e una locandina (in allegato).

E’ stata predisposta inoltre una Brochure in sei lingue rivolta a famiglie delle Comunità interessate a questa pratica, presenti sul territorio italiano o che abbiano un progetto migratorio verso l’Italia e per questo in contatto con le Ambasciate e Consolati Italiani nei paesi d’origine. Si rivolge altresì agli operatori che nel nostro paese vengono in contatto con queste problematiche mediante corsi formazione e aggiornamento.

Infine nelle regioni Piemonte, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Puglia il progetto prevede anche momenti di Formazione e aggiornamento rivolti a donne e uomini migranti inseriti nelle comunità di provenienza per garantire l’acquisizione di competenze aggiornate sulle MGF.

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