Una risposta alle violenze tra baby gang
Per rispondere alla violenza minorile, che pare sia in forte aumento, e al “bullismo preventivo”, Chiara Camerani, psicologa e direttrice del Centro europeo di psicologia investigazione criminologia, dice che è meglio diventare bulli che vittime e sostiene che occorre «introdurre lezioni diverse a scuola, lezioni in cui si discuta, si affini il senso critico di questi ragazzi, la capacità di pensare con la propria testa. Preferirei un’ora di informatica in meno e un’ora di discussione in più. Potrebbe essere un modo moderno di fare educazione civica». Forse allora è il caso di prestare più attenzione a quei progetti che già in tante città italiane mettono a confronto gli studenti con le persone detenute, proprio con lo scopo di sollecitarli a discutere di legalità e comportamenti a rischio.
Empoli diventerà carcere per i trans?
La Casa a custodia attenuata di Empoli, un carcere che si era distinto per progetti innovativi per donne detenute con problemi di tossicodipendenza, chiude dopo oltre dieci anni per accogliere un istituto che ospiterà detenuti transessuali. Ma Ragazze Fuori, il giornale di quelle donne, aperto, innovativo, ricco di testimonianze, fa un atto di generosità, e dà la sua disponibilità per «poter continuare a essere la voce del nuovo gruppo di ospiti dell’istituto. Svolgendo il ruolo che ha da dieci anni, con i soliti presupposti e mosso dalla stessa volontà: quella di comunicare all’esterno storie, aspirazioni, esperienze, sofferenze e sogni che sono i mattoni di quel ponte ideale fra dentro e fuori, come il giornale fatto finora».
Nuovo giornale a Benevento
Da che pulpito è il nuovo giornale della Casa circondariale di Benevento, che nel primo numero affronta, tra gli altri, il tema della violenza della vita attraverso le parole di una detenuta, Laura Visentino: «Ho avuto un infarto in carcere e per prendere la terapia sono costretta a fare le scale per andare giù in infermeria, per più volte al giorno. Questo mi toglie il fiato tanto che ci sono volte che penso di rimanere morta sulle scale. Abbiamo sbagliato! Ma siamo anche noi esseri umani!».
Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?
Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it