Non profit

Nel cantiere sociale della Santanché

Spiega Barbara Benedettelli, responsabile del dipartimento, «I nostri progetti: certezza della pena e reti per anziani»

di Redazione

Un nuovo movimento con una propensione per il sociale. Daniela Santanché lasciata La Destra, con cui non condivideva più la linea ritenuta estremistica, ha fondato il Movimento per l’Italia (Mpi), più moderato e a sua immagine. La nuova creatura è suddivisa in dipartimenti tra i quali ci sono anche quello per gli Affari islamici e quello Sociale. Questa in particolare vuole essere la novità su cui l’Mpi punta. A guidare il dipartimento c’è Barbara Benedettelli, prestata alla politica dalla televisione. È lei, carattere focoso e passione per le questioni sociali, a spiegare le idee e i programmi sociali del movimento. «Tutto è scaturito da un libro, I delitti del condominio, grazie al quale sono entrata in contatto con vittime di vari delitti. Mi sono immedesimata e ho deciso di intraprendere la battaglia per la certezza della pena, per me fondamentale. La mia adesione al Movimento della Santanché è nata attorno a questo progetto». Per questo, dopo la costituente del movimento si è fatta promotrice di una petizione popolare sulla certezza della pena, a conferma del fatto che il tema le sta davvero a cuore. Molte le idee in cantiere: Difesa Donna, un progetto per aiutare le donne vittime di violenza e insegnare, a quelle che lo desiderano, a difendersi; il progetto Temporary house (case appoggio per persone bisognose): il progetto Macchinine colorate (auto per disabili e anziani, a costo zero grazie alla pubblicità solidale) e infine la volontà di creare un social network per anziani, semplice e funzionale che li aiuti nell’intrattenere rapporti e facilitare la reperibilità. Idee che per Barbara Benedettelli si reggono su un presupposto: «Non siamo un partito ma un movimento, dunque aperto e disponibile come intermediario tra i cittadini e le istituzioni».

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