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SERVIZIO CIVILE. I Valdesi criticano l’incontro con il papa
Polemiche sull'iniziativa della Presidenza del consiglio: «Ancora una volta calpestata la laicità dello Stato». Di seguito il comunicato integrale della Diaconia
di Redazione
La CSD Diaconia Valdese apprende con stupore dell’iniziativa della Presidenza del Consiglio che “invita” enti e volontari del Servizio Civile Nazionale a partecipare ad un’udienza di papa Benedetto XVI, inserendo tale momento fra la formazione generale riconosciuta nelle ore di Servizio civile nazionale e finanziata con denaro pubblico. Premessa l’assoluta libertà della Santa Sede di invitare chi vuole e la libertà di ognuno di accettare o meno l’invito, riteniamo che il Servizio Civile sia una forma di cittadinanza attiva promossa attraverso una legge nazionale e finanziata dallo Stato che deve quindi promuovere i valori dell’eguaglianza e della laicità. L’iniziativa in questione ci pare invece marcare una disuguaglianza e ancora una volta la mancanza di un corretto riconoscimento dei relativi ambiti di azione della religione e dello Stato. Questa è una posizione che sosteniamo non solo come cittadini ma anche e soprattutto come valdesi, credenti, appartenenti a una chiesa cristiana evangelica radicata in Italia da otto secoli.
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