Disabilità ed Eluana Englaro: due storie a parte. Parola dell’ex ministro della Salute, Livia Turco, capogruppo del Pd in commissione Affari sociali della Camera.
Vita: Condivide l’impressione che le associazioni dei disabili siano «uscite dalla piazza pubblica»?
Livia Turco: Condivido l’invito che si rivolge alle associazioni di essere più protagoniste ed esprimere maggiormente la loro forza. Su questo sono d’accordo. Ma io le solleciterei senza colpevolizzarle, le spronerei positivamente.
Vita: Sul caso Englaro, in particolare, avrebbero potuto essere più presenti e incisive?
Turco: Scusi, in che senso? Cosa avrebbero potuto dire? Avrebbero solo alimentato la confusione.
Vita: Perché?
Turco: Semplice: Eluana non era disabile, era in stato vegetaitvo permanente. I diversamente abili sono persone cui chiediamo di esprimere tutte le loro capacità e diverse abilità, non potevamo certo chiedere questo a Eluana. Quindi siamo su due piani diversi. Altra cosa, invece, è sollecitare il mondo della disabilità a dare esempi della loro forza e fiducia nella vita, come fece Rosanna Benzi, perché di questi esempi il mondo ha bisogno. Ma ripeto, questo non c’entra con Eluana.
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