Welfare

Cattolici al lavoro per affrontare la crisi

Il network formato da Mcl, CdO, Confartigianato, Confcooperative, Cisl e Italia Lavoro. Le priorità? Salvaguardia delle risorse umane e famiglia

di Redazione

Ripartire dalla centralità delle persone, per costruire – attraverso l’esercizio della responsabilità sociale, individuale e collettiva – le nuove basi di un diverso ciclo di sviluppo sostenibile più aperto e solidale. È la convinzione su cui nasce il Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro, presentato a Roma in una conferenza stampa cui hanno partecipato Carlo Costalli (Movimento cristiano lavoratori, nella foto), monsignor Francesco Rosso (assistente ecclesiastico Mcl), Massimo Ferlini (Compagnia delle Opere), Giorgio Guerrini (Confartigianato), Luigi Marino (Confcooperative), Raffaele Bonanni (Cisl) e Natale Forlani (Italia Lavoro).
Obiettivo del Forum è promuovere una nuova fase della concertazione tra istituzioni e rappresentanze sociali, per affrontare i limiti storici del nostro sviluppo economico resi ancor più evidenti da «una crisi economica e sociale», si legge nel documento I valori cristiani e lavoro nel III millennio presentato nel corso dell’incontro, che è «soprattutto il prodotto di una degenerazione dei valori che ha stravolto il rapporto tra i mezzi, il mercato e la finanza, e i fini e cioè il benessere concreto e diffuso delle persone». Di fronte alle crescenti disuguaglianze, il Forum indica due priorità: la salvaguardia del patrimonio di risorse umane e produttive nel mondo del lavoro e la realizzazione di efficaci interventi in favore delle famiglie.
Va in questa direzione la prima iniziativa pubblica (annunciata per marzo): un convegno su Lavoro e famiglia nel corso del quale si discuterà del rapporto fra servizi alla persona e partecipazione femminile al mercato del lavoro sottolineando la necessità che interventi efficaci al reddito delle famiglie e di chi perde l’impiego siano collocati in uno «straordinario sforzo di modernizzazione e di progettazione sociale».

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