Non profit

Ong, cosa c’è dietro quei troppi inviti a lasciare l’Afghanistan

di Redazione

Era prevista per il 25 febbraio…
… la riunione del Comitato direzionale per la Cooperazione allo sviluppo della Farnesina e invece, rivelano fonti bene informate, è slittata a marzo. Un Direzionale importante dal momento che verserà tutti i soldi, pochissimi a causa dei tagli in Finanziaria, destinati ai progetti di cooperazione delle ong, in tutto una quarantina di milioni di euro. Chi sarà inserito a marzo bene, altrimenti se ne riparlerà nel 2010.

Scooperation rileva una spinta pressante…
…da più parti affinché le ong italiane presenti a Kabul e dintorni lascino l’Afghanistan. Alla base delle pressioni la troppo poca sicurezza per chi opera in quella parte del mondo (come se il problema non ci fosse stato negli anni scorsi). A questi inviti le ong stanno reagendo in modo duro ricordando a chi “spinge” che nel mondo, a cominciare da Washington, tutti sostengono che il problema di quel Paese non si può risolvere solo con le armi e che, oltre a quella militare, è fondamentale la cooperazione civile.

Sino al G8 della Maddalena saranno…
…Laura Ciacci (WWF) e Sergio Marelli (Focsiv, Associazione ong) i due portavoce della Coalizione italiana contro la povertà (Gcap) che raduna oltre settanta organizzazioni, associazioni, sindacati e movimenti della società civile nazionale e internazionale. Prima azione dei due, una lettera inviata al ministro dell’Economia Giulio Tremonti con cui la Gcap chiama all’azione i ministri delle Finanze del G7 per affrontare le fondamenta della crisi finanziaria ed economica per proteggere i poveri e combattere efficacemente la povertà.

Si terrà lunedì 11 marzo…
…il premio Takunda 2009, promosso dal Cesvi. L’iniziativa, che per la prima volta riceve la sponsorizzazione della Farnesina, premia i progetti più innovativi della cooperazione allo sviluppo. Takunda è il primo bambino dello Zimbabwe nato sano da madre sieropositiva, grazie proprio a un progetto del Cesvi, e il suo nome in lingua shona significa “Abbiamo vinto”. Tra i progetti premiati nelle scorse edizioni, «Stop violence against women» dell’ong Novib e di Amnesty International contro le mutilazioni genitali femminili, e «Terra Madre» di Slow Food.

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it