Caro Bonacina, ho letto la tua lettera alle associazioni delle persone con disabilità. Ognuna di queste ha il suo punto di vista. Chi sta con Beppino Englaro e con la sua coraggiosa e civilissima battaglia, e chi non ci sta. All’interno delle associazioni ci sono posizioni riccamente diverse, come ci sono all’interno dei partiti, delle organizzazioni e delle redazioni. Anche della tua, credo.
Questa critica alle associazioni dei disabili l’ho sentita ripetere più volte nel corso delle ultime settimane, ma ho avuto l’impressione che quello che seccava di più fosse che queste organizzazioni non avessero preso posizione contro la battaglia del signor Englaro. Lo so che non è il caso tuo, ma è una fastidiosa impressione piuttosto diffusa. Sono certo, per quanto conosco le associazioni di persone con disabilità e dei loro familiari, che quando sarà il momento di confrontarsi su una proposta seria sul testamento biologico, ci saranno eccome. Come ci sono sempre state nelle battaglie civili di questi anni, anche senza essere – come sottolinei giustamente – “premiate” dal punto di vista mediatico.
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