Mondo

ONG. Il forum dell’acqua è illegale

Lo sostiene il forum parallelo in corso a Istanbul: accesso all'acqua non è riconosciuto come diritto fondamentale

di Redazione

«Il Forum mondiale dell’Acqua è illegale, in quanto si ostina a non riconoscere l’accesso all’acqua potabile come un diritto fondamentale per l’umanità». È quanto si legge nella bozza di documento finale elaborata ieri dal Forum della società civile, organizzato parallelamente al Forum istituzionale, il più importante appuntamento mondiale sulla gestione delle risorse idriche che quest’anno, alla sua quinta edizione, riunisce ad Istanbul dal 16 al 22 marzo 30mila partecipanti, tra cui una ventina di Capi di Stato e 180 ministri dell’Ambiente.

Vito Restivo, della ong LVIA, riferisce da Istanbul: «È una bella sfida quella che si sta giocando tra forum ufficiale e contro-forum. Gli “ufficiali” propongono un’agenda tra le cui priorità ci sono gli investimenti per l’utilizzo dell’acqua a scopo energetico. Gli altri, i “non ufficiali”, dettano come priorità gli interventi per l’uso potabile e l’agricoltura». «Chiaramente, le due realtà non parlano tra di loro» continua il cooperante Lvia «anche se, evento eccezionale di questo 5º Forum mondiale dell’Acqua, è la presenza di stati, come l’Ecuador, che stanno lavorando per affermare nella propria costituzione il diritto all’acqua».

Le ong e i movimenti della società civile hanno ribadito al Forum di Istanbul l’importanza di una gestione democratica e partecipata della risorsa, rispettosa dell’ambiente e dei diritti dei popoli. «Si chiede il riconoscimento della risorsa come un diritto fondamentale che, in quanto tale, non può essere trattato come un bene commerciale» riferisce Restivo.

Ieri, all’assemblea plenaria del Forum della società civile, i delegati della minoranza curda in Turchia hanno denunciato la violazione dei diritti umani da parte del governo di Ankara, accusato di costringere i curdi ad abbandonare la propria terra attraverso politiche distruttive della risorsa idrica, in particolare la costruzione di grandi dighe.
Negli ultimi 60 anni ci sono stati più di 200 accordi internazionali per la gestione delle acque transfrontaliere con 37 casi accertati di violenze tra stati a causa della risorsa idrica.

Il 23 Marzo si celebrerà la Giornata Mondiale dell’Acqua, quest’anno dedicata al tema “Shared Water, Shared Opportunities”(Condividere l’acqua, condividere le opportunità): le Nazioni Unite richiamano l’attenzione del mondo sulla necessità di eliminare disparità e ingiustizie nella gestione delle acque transfrontaliere, sovente motivo di divisioni e conflitti fra le comunità che si contendono l’uso della risorsa.
In concomitanza con la Giornata Mondiale dell’Acqua, la LVIA, che da quarant’anni lavora insieme ai propri partner africani per consentire l’accesso permanente all’acqua pulita e potabile organizza eventi di sensibilizzazione, convegni e spettacoli teatrali a Forlì e a Palermo.

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