L’asparago bianco è una pianta perenne dell’Europa centrale e meridionale. Predilige terreni soffici, poco calcarei e sabbiosi. Era già noto a Egizi, Greci e Romani. Vegetale molto gradito ai nobili della Repubblica Veneta, non mancava mai ai banchetti di corte. Alcune ricette del Seicento lo ricordano cotto a vapore, utilizzato per la minestra o addirittura consumato crudo, condito con sale e pepe. Una leggenda narra che sia stato Sant’Antonio da Padova a diffonderne le coltivazioni nelle aree del bassanese. Io mangio gli asparagi bollenti , lessati per pochissimi minuti, conditi con ottimo olio di oliva extra vergine, sale, pepe nero macinato al momento e un po’ di parmigiano. Se li trovate, acquistate quelli Bianchi di Bassano o Cimadolmo, entrambi Igp.
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