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TERREMOTO. Il Vaticano, «Adottare le opere d’arte»

Il Vaticano lancia l'appello atutti i laboratori di restauro

di Redazione

 Il Vaticano lancia, attraverso l’ADNKRONOS, un appello a tutti i laboratori di restauro d’Italia affinche’ adottino un’opera d’arte ”mobile”, cioe’ trasportabile, rimasta danneggiata nel sisma che ha colpito l’Abruzzo. A promuovere l’iniziativa, il professor Francesco Buranelli, Segretario della Pontificia commissione per i bene culturali dela Chiesa (gia’ direttore dei Musei vaticani), da dove si sta seguendo di ora in ora l’evolversi della situazione; per questo l’organismo vaticano si offre anche di coordinare l’iniziativa. Il Presidente della Pontificia commissione, mons. Gianfranco Ravasi, e’ in contatto telefonico con l’Arcivescovo dell’Aquila, mons. Giuseppe Molinari, per conoscere il quadro generale della situazione. ”Lancio un appello attraverso l’ADNKRONOS – ha detto il prof. Buranelli – a tutti i laboratori di restauro italiani, grandi e piccoli, per iniziare a raccogliere e restaurare le opere mobili delle chiese danneggiate dal sisma”. Un’azione di solidarieta’ concreta per mettere in salvo ”suppellettili d’altare, dipinti, argenti tessuti, e’ un intero patrimonio che esiste in edifici di culto e musei. Bastano dei calcinacci che cadono su una tela e provocano un strappo per avere bisogno di un intervento. Ecco quella tela puo’ essere adottata da un laboratorio di restauro che puo’ intervenire. Ciascuno puo’ mettere in atto un’azione di solidarieta’ anche nel suo piccolo”. Il professor Buranelli spiega ancora: ”Si pensi che cosa puo’ accadere in positivo se i laboratori di restauro di Brera, Firenze, Roma, i laboratori pubblici e anche quelli privati decidono di fare un intervento di questo tipo”.

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