Mondo
UNICEF. Il filmato di Luxuria in Mozambico
L'ex parlamentare ha donato 100mila euro ai progetti Unicef. E ha raccontato il viaggio con un breve documentario
di Redazione
«Meglio la malinconia della consapevolezza dell’allegria del distratto». Sono le parole con cui termina il diario di Vladimir Luxuria appena tornata dal Mozambico.
L’ex parlamentare è stata in missione con l’Unicef per visitare il progetto “Proteggere i bambini orfani dell’AIDS” al quale aveva scelto di devolvere 100.000 euro, frutto della sua vincita all’ultima edizione del reality televisivo “L’Isola dei Famosi”.
La sua testimonianza è stata raccolta in un diario che si può leggere su http://www.unicef.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/5437
Pubblichiamo qualche brano:
«Il mio viaggio è cominciato dall’Italia, dai colori accesi dei dipinti di Bertina Lopes, artista mozambicana che vive a Roma e quando ho ricevuto una mail da parte di suore cattoliche che operano in questa terra che si congratulavano con me; quando una scrittrice mozambicana che vive in Italia, Amilca Ismael, mi ha spedito il suo libro “La casa dei ricordi” in cui parla della sua esperienza di assistente per gli anziani in una casa di riposo».
«Questo viaggio mi ha segnata profondamente -scrive Valdimir Luxuria -, mi ha fatto capire quanto è grave la situazione in Mozambico. Basta rinunciare a un pacchetto di sigarette per fornire un pasto decente a un bambino, basta non cambiare canale in tv quando si fa vedere l’aspetto più crudele di questo continente».
«Dentro di me porterò le loro risate di gusto, i loro occhi sbigottiti quando vedevano l’operatrice video cambiare la batteria alla telecamera, la loro soddisfazione a vedersi ritratti nello schermo della macchinetta fotografica digitale, il loro immediato partecipare ai giochi e alle canzoncine. Le loro corse verso la jeep e il loro salutarci muovendo la mano con un sorriso. Senza l’UNICEF non avrei mai potuto conoscere così dentro questa realtà, ringrazio tutto lo staff della grande opportunità di crescita che mi ha dato».
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