Sonal Shah, la prima responsabile del nuovo Office of Social Innovation della Casa Bianca, fino a poco tempo occupava la carica più importante del Global Development Initiatives, il braccio filantropico di Google.org. Nata nel1968 a Mumbai, India, Shah è emigrata negli Stati Uniti all’età di quattro anni. Si è laureata in Economia presso l’università di Chicago ed ha conseguito un master sempre in Economia presso la Duke University. Dal 1995 fino al 2001 ha ricoperto varie posizioni al ministero del Tesoro. È stata la direttrice dell’ufficio incaricato della supervisione delle strategie che riguardano i programmi per l’Africa subsahariana come la cancellazione del debito, i programmi di sviluppo e le strategie per la Banca mondiale e l’Fmi. Ha anche lavorato con il ministero delle Finanze per l’implementazione di un nuovo sistema bancario post bellico in Bosnia e in Kosovo. Nel 2001 ha contribuito a fondare un’iniziativa senza scopo di lucro apolitica e laica denominata Indicorps, il cui scopo è quello di offrire borse di studio agli american-indians che mettono il loro talento a disposizione di progetti di sviluppo in India.
Negli ultimi otto anni, Shah ha ricoperto diverso ruolo: direttrice associata al Centre for American Progress, poi tre anni in Goldman Sachs. Lì, da vicepresidente, ha sviluppato le strategie ambientaliste e le iniziative per investimenti ecologici dell’azienda. Due anni fa, infine, è diventata responsabile di Global Development Initiatives dove si è occupata di strategie per lo sviluppo economico e quelle per la crescita di piccole e medie imprese in partnership con Omidyar Network e la Soros Foundation.
In politica Shah è stata anche un membro del comitato consultivo dei progetti di transizione di Obama e consigliera in un gruppo di transizione istituito per fare raccomandazioni nel settore tecnologico. Quindi la nomina a responsabile dell’appena creato Office of Social Innovation and Civic Partecipation della Casa Bianca. Il suo ruolo sarà quello di promuovere gli sforzi del governo per sostenere gli imprenditori sociali e i gruppi innovativi nel mondo del non profit ad ampliare i metodi che si sono dimostrati vincenti nell’affrontare problemi sociali. Un terreno dove pubblico e privato for profit finora hanno fallito.
Vuoi accedere all'archivio di VITA?
Con un abbonamento annuale potrai sfogliare più di 50 numeri del nostro magazine, da gennaio 2020 ad oggi: ogni numero una storia sempre attuale. Oltre a tutti i contenuti extra come le newsletter tematiche, i podcast, le infografiche e gli approfondimenti.