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CLANDESTINI. Per l’Ismu sono 651mila

Rappresentano il 15% della popolazione straniera immigrata in Italia. Il picco era stato nel 2006

di Redazione

Dal 1991 l‘Ismu studia i fenomeni migratori in Italia e, tra l’altro, fornisce stime annuali sulla presenza irregolare e complessiva sul territorio nazionale. La Fondazione ha calcolato che nel 1990 tra gli immigrati prevalevano gli irregolari (473mila) sui regolari e che invece già nel successivo 1991 gli irregolari sono verosimilmente scesi a rappresentare il 40-45% della presenza straniera complessiva (nel tempo sono poi rimasti sempre al di sotto della quota del 50%).

In termini assoluti le massime presenze irregolari si sono presentate nel 2002 (750mila, poi in buona parte “sanate” dalla legge “Bossi-Fini” appena successiva) e quattro anni dopo nel 2006 (760mila, poi in buona parte “sanate” tra l’ampio decreto-flussi di quell’anno e l’entrata nell’area comunitaria di Romania e Bulgaria). In tutte e due i casi comunque gli irregolari rappresentavano non più di un terzo e non più di un quinto della popolazione immigrata complessiva di quegli anni.

A inizio 2008, infine, l’Ismu ha stimato in 651mila gli immigrati irregolari in Italia — terzo valore storicamente più elevato a livello assoluto e in crescita rispetto ai 349 mila di dodici mesi prima — per un’incidenza dell’irregolarità del 15% sulla presenza straniera complessiva.

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