Non profit
L’Unhcr replica a La Russa: «Attacchi inaccettabili»
«Piena fiducia a Laura Boldrini», conferma l'Alto commissario Antonio Guterres
di Redazione

“Ieri, di ritorno a Ginevra dal Pakistan, sono venuto a conoscenza dei commenti negativi e infondati che sono stati rivolti al mio Ufficio e a singoli funzionari da un esponente del governo italiano”, lo afferma l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Rifugiati, Antonio Guterres, aggiungendo che “questi commenti sono stati ampiamente riportati dai media durante il fine settimana. L’Unhcr ha una responsabilita’ globale nella protezione dei diritti dei rifugiati. Gli attacchi immotivati e personali sono inaccettabili, non mutano e non muteranno l’impegno dell’Unhcr nel perseguire il suo mandato e la sua missione umanitaria. Continueremo a esercitare questo mandato in Europa cosi’ come lo facciamo in altre parti del mondo”. “Il mio Ufficio e’ ben consapevole delle sfide che l’immigrazione irregolare pone all’Italia e ad altri paesi europei. Continueremo a lavorare con i governi e con tutti gli altri partner per affrontare queste sfide in modo da garantire il pieno rispetto dei diritti dei rifugiati e di quanti hanno bisogno di protezione internazionale. Il mio rappresentante in Italia, Laurens Jolles, e la mia portavoce in Italia, Laura Boldrini, godono della mia piena fiducia nel portare avanti questo importante compito”, conclude Guterres.
LA CONTROREPPLICA E LE SCUSE DI LA RUSSA
Il governo “è compatto nel dire che l’Alto Commissariato Onu sbaglia nel ritenere non adeguato il comportamento dell’Italia e dei marinai italiani nei riaccompagnamenti verso il porto libico” degli immigrati clandestini. “Frattini, che
è l’uomo più moderato del governo, dice che ha sbagliato”. È quanto ha sottolineato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, intervenuto a ‘Faccia a Faccià su Radio Tre Rai.
“Nessun ordine da parte del ministero dell’Interno e tantomeno mio di usare la forza è stato impartito al capo di stato maggiore della Marina o al comandante di nave Spica. Non è stata usata alcuna azione coercitiva ma anzi -ha rilevato La Russa- è stata applicata la ‘legge del marè che prevede di accompagnare nel porto più vicino”
le imbarcazioni in difficoltà. Il ministro della Difesa ha poi “chiesto ammenda” per le espressioni da “tono comiziale” usate nei riguardi di Laura Boldrini, portavoce dell’Unhcr. “Mi spiace che ci siano stati problemi di tipo personale”, ha aggiunto.
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