Welfare
IMMIGRATI. «In Libia nei centri condizioni infernali»
La denucnia di padre Ambrosie Tin, direttore della Caritas Senegal
di Redazione
«Respingere tutti questi migranti che cercano una vita migliore in Italia, mi sembra
veramente sbagliato a livello politico e strategico». È quanto ha detto ai microfoni della Radio Vaticana padre Ambrosie Tin, direttore della Caritas Senegal.
«La questione fondamentale», ha aggiunto, «è quella della povertà e della dignità umana. In Africa, soprattutto in Senegal, Paese di transito e di partenza, il 68 per cento della popolazione non riesce ad avere un euro al giorno per vivere. Se questa gente, arrivando nel Mediterraneo o in Italia, viene respinta – non rispettando la dignità umana e i diritti umani – verso la Libia, dove ci sono almeno 25 centri di detenzione, di prigioni, significa mandarla all’inferno: non mangiano come si deve, non hanno l’acqua e ogni tanto vengono spinti nel deserto, dove muoiono».
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