Non profit

«Così ho ispirato il ministro Meloni»

Intervista all'oro olimpico Pino Maddaloni che ha Scampia gestisce un centro che sarà il modello per le comunità giovanili del ministro della Gioventù

di Redazione

di Lucia Ritrovato

 

Lo sport per sfuggire alla camorra. Le “regole” del gioco come alternativa a quelle imposte dai clan malavitosi. Pino Maddaloni, famoso judoka italiano, oro a Sidney nel 2000, a Scampia, quartiere storico di Napoli, cerca di portare avanti un sogno e un progetto concreto: una palestra multidisciplinare gratuita per tutti i giovani del posto. Lo fa coraggiosamente e con scarsi fondi, grazie all’aiuto del papà Gianni che questa idea la coltiva e realizza da trent’anni, la sorella Laura, pluricampionessa italiana di judo e il fratello Marco, due volte Campione Europeo Under 23 nella stessa disciplina.

Lui e la sua realtà “familiare” sono il “modello” a cui guardare secondo il Ministro della Gioventù Giorgia Meloni che ha citato la “Star Judo Club” di via Miano 137, nella conferenza stampa di presentazione del neo progetto governativo sulle comunità giovanili.

Commosso e contento l’atleta per 13 volte Campione Italiano risponde che «finalmente le Istituzioni si rendono conto del valore di questo progetto e non abbandonano, come sempre hanno fatto, la degradata periferia napoletana».
Partito semplicemente con un garage, ora, grazie a tanti volontari, ha sistemato uno spazio di 700 metri quadri concesso dal Comune, nel rione più giovane d’Italia (il 38% ha meno di 25 anni), frequentato assiduamente da più di 800 ragazzi dai 4 anni in su.

«Il mio scopo – spiega – è quello di rendere i giovani di questo quartiere dei campioni, nella vita prima che nello sport, e di allontanarli dalla strada».
Pino, che a Scampia è considerato “un eroe che ce l’ha fatta”, si impegna ogni giorno per allenare piccoli e grandi judoki aiutato da uno staff di campioni italiani ed europei cresciuti alla scuola “Maddaloni” che hanno sposato il suo stesso ideale .
«Insegniamo cos’è il sacrificio – racconta – il rispetto, l’amicizia per l’avversario. Che le conquiste si sudano e che la filosofia del ‘tutto subito e facile’ non esiste. Cerchiamo di dare dei modelli diversi dai piccoli e spavaldi boss che girano per il quartiere. Io stesso, prima di diventare un campione, per anni mi sono allenato in uno scantinato».

Tutto questo naturalmente con grossi problemi di gestione finanziaria visto che ai giovani sono richiesti solo 50 euro di quota associativa. Proprio l’anno scorso il chimono d’oro di Scampia aveva deciso di chiudere i battenti.
«Non ce la facevamo più con i conti e mi ero stufato delle promesse non mantenute della Regione. Allora ho deciso di andarmene». La mobilitazione è stata generale, anche da parte delle famiglie del posto. La voce è giunta sino al Ministro Meloni che l’ ha chiamato personalmente. «Al telefono non credevo fosse lei – dice sorridendo – mi ha chiesto di restare, che ero un esempio. Poi mi ha promesso un sostegno di 20mila euro e che sarebbe venuta a trovarmi». Così è stato. La palestra ha ricominciato a respirare e i progetti nuovi sono arrivati a fiume. Innanzitutto con il Tribunale dei Minori e il neo centro di prima accoglienza minorile intitolato a Don Peppino Diana, il sacerdote simbolo della lotta alla camorra. «I minori che hanno scontato la loro pena – racconta Maddaloni – cerchiamo di inserirli a lavorare qui da noi. Poi ci occupiamo dei disabili e collaboriamo con le scuole». La palestra ha aperto le porte anche agli ottantenni perché oltre allo judo, si pratica ginnastica posturale, oppure aerobica per le signore.

Un bel risultato ma il sogno più importante Maddaloni deve ancora realizzarlo. «Due mesi fa – dice – ho presentato alla Meloni e al Ministro della Difesa La Russa un progetto di un “Villaggio della gioventù” nell’area dell’ex caserma di Miano. Sarebbe davvero un bel passo avanti e un simbolo di legalità e di voglia di fare bene».

Per leggere il servizio su Vita magazine clicca qui

Si può usare la Carta docente per abbonarsi a VITA?

Certo che sì! Basta emettere un buono sulla piattaforma del ministero del valore dell’abbonamento che si intende acquistare (1 anno carta + digital a 80€ o 1 anno digital a 60€) e inviarci il codice del buono a abbonamenti@vita.it