Welfare

IMMIGRATI. Berlusconi: Alle agenzie dell’Onu la verifica sulle richeste di asilo

di Redazione

A proposito del respingimenti, il premier in un’intervista alla Cnn spiega: «Le sembra umano prendere queste persone e metterle in un centro alcuni mesi in condizioni di non libertà per poi rispedirli indietro? Io penso che sia più umano riportarli là da dove sono partiti e consegnarli alle Agenzie dell’Onu che verificheranno sul posto se sono nelle condizioni di poter chiedere asilo».
Alla domanda sui Campi di identificazione Berlusconi replica: «Noi siamo un Paese che ha avuto migranti, e perciò sappiamo chi è l’immigrato, è qualcuno che con disperazione cerca una vita migliore per sè e per la sua famiglia. Quindi siamo assolutamente aperti a chi viene nel nostro Paese con il desiderio di migliorare la propria vita, di integrarsi e lavorare. E l’abbiamo sempre fatto. Li accogliamo
nelle nostre scuole, diamo loro tutte le cure mediche indispensabili, tutte, nessuna esclusa. Il problema è semplicemente che il precedente governo della sinistra aveva praticamente diffuso l’opinione in tutti i Paesi africani e orientali che in Italia le frontiere fossero aperte, quindi c’era ormai l’abitudine di venire in Italia, tanto
l’Italia è aperta a tutti».
«È perciò», aggiunge, «che abbiamo dovuto fare un’azione di deterrenza, per far sapere che questo non è vero. Noi teniamo le porte aperte per chi ha una situazione che consente di venire in Italia a lavorare o chiedere il diritto d’asilo. E teniamo le porte chiuse per le grandi moltitudini che vengono portate qui, molte in condizioni di schiavitù e attraverso delle organizzazioni criminali che profittano di questa gente. Noi a questa gente diamo tutto l’aiuto possibile, li riportiamo semplicemente nel territorio da cui sono partiti». Secondo Berlusconi, inoltre, le critiche arrivate
dall’Europa “erano dichiarazioni personali, non dichiarazioni dell’Europa”.

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