Mondo

L’asilo di Bahia fa scuola a quelli del G8

di Redazione

«Creare programmi allo sviluppo che mettano al centro non le procedure, ma le persone destinatarie del beneficio». È questa la chiave interpretativa della via italiana alla cooperazione che il ministro Frattini ha rilanciato in occasione del G8 sviluppo, organizzato per la prima volta dall’Italia, l’11 e il 12 giugno, a Roma. Ed è questo il paradigma operativo dei progetti Avsi (unica ong italiana invitata al meeting insieme alla Comunità di Sant’Egidio), che il segretario Alberto Piatti è stato chiamato a illustrare alla Farnesina. L’incontro di Avsi ha dato forma alle parole del ministro con la case history Ribeira Azul nello Stato di Bahia, Brasile, esempio di partnership tra Mae italiano, istituzioni locali, Avsi, World Bank, Cities Alliance e 70 organizzazioni della società civile. Da un piccolo asilo inaugurato negli anni 90 a un intervento di urbanizzazione che, per graduali passaggi, ha coinvolto 135mila persone, con infrastrutture, case, risanamento ambientale, ma soprattutto con educazione, formazione, lavoro e consolidamento della responsabilità personale. Per un totale di 60 milioni di dollari (5 milioni di euro stanziati dal Mae). Con un filo rosso: la valorizzazione dei “corpi intermedi” (istituzioni, associazioni, realtà e ong locali), reali protagonisti del progetto, dalla pianificazione all’attuazione. Qualche numero: 73 organizzazioni comunitarie rafforzate, 78 progetti sociali realizzati, 7 cooperative di lavoro costituite, 1.268 palafitte rimosse, 373 case costruite, 221 ristrutturate. (C.C.)

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