Non profit
Avvocati e promotori finanziari hanno un punto in comune
L'esperienza pilota nel centro della Garbatella a Roma
di Redazione

Fra i servizi offerti, tutti gratuiti, anche un gruppo
di acquisto solidale
e la consulenza fiscale.
«Il nostro successo si spiega perché diamo risposte concrete a domande reali», spiega Gian Luigi De Palo, presidente delle Acli romane Said arriva e spiega che non ha più un lavoro perché il suo capo l’ha licenziato. Michele ha invece il papà a letto bisognoso di assistenza 24 ore su 24 e vorrebbe affidarsi ad una badante. Giorgia cerca dei posti “sani” dove far giocare i propri figli ora che la scuola è chiusa; Maria invece non ha più una casa e ha bisogno di un tetto per lei e i figli. Giulio, cinquantenne, papà di tre figli, vuole sapere cosa sono i gruppi di acquisto e come può accedervi per «mangiare bene».
In un’ora e mezza trascorsa nel Punto Famiglia delle Acli di via Manfredo Camperio 13/15 nel quartiere Garbatella di Roma, il via vai di persone è continuo. È il primo aperto nella Capitale e il più giovane dei 61 progetti che le Acli hanno attivato in tutta Italia.
La risposta gratuita ai reali problemi della gente e la rete di contatti che fornisce fanno sicuramente il successo dell’iniziativa, che i tanti che arrivano definiscono «una manna dal cielo». Inaugurato il 25 maggio scorso è stato contattato da circa 70 famiglie, 30 delle quali hanno trovato una risposta alle proprie esigenze. È aperto dalle 9 alle 18 tutti i giorni, orario continuato. «Di base», racconta la coordinatrice Giulia Di Gregorio,«offriamo servizi gratuiti di segretariato sociale, consulenza fiscale, prestazioni assistenziali, servizi per le famiglie immigrate. Ma sono nate altre consulenze, non facilmente reperibili dalle famiglie: legali, di accesso al credito (mutui e prestiti) e per la regolazione naturale della fertilità».
I consulenti, volontari, Valerio, avvocato, Luca, promotore finanziario ed Elisa, sismologa ma con all’attivo vari corsi al Policlino Gemelli sul metodo anticoncezionale naturale Billings, ricevono chiunque sia interessato su appuntamento una volta a settimana. Continua la Di Gregorio: «Non possiamo risolvere istantaneamente i problemi delle persone, ma la nostra rete, a partire dai servizi che già le Acli dispongono come il Patronato e il Caf a cui rimandiamo per appuntamento, e poi le parrocchie, la Caritas di Roma, le associazioni ci permettono di fornire indicazioni valide». E così Said ha potuto compilare un nuovo curriculum vitae da inserire in tutti i motori di ricerca on line e da inviare ad alcune cooperative con cui le Acli sono in contatto. Michele ha fissato un appuntamento con le Acli Colf per trovare una badante e Giorgia sa esattamente quali parrocchie della sua zona durante l’estate fanno attività ludico-ricreative.
Il Gasf – Guppo di acquisto solidale familiare è un altro servizio del neo Punto Famiglia. «È un vero punto di forza», aggiunge Gian Luigi De Palo, presidente delle Acli Roma, «e rispetto ai Gas tradizionali è più economico, igienico e comodo». I 65 metri quadri del Punto Famiglia accolgono un grande frigorifero che permette ai prodotti di essere conservati a lungo. L’organizzazione è semplice: ogni sabato le famiglie scelgono per e-mail gli alimenti da comprare. I produttori locali il venerdì pomeriggio successivo li portano direttamente al Punto Famiglia dove ognuno si può recare per ritirarli. L’attuale Gasf si appoggia ad un servizio già attivo nel circolo Acli Santa Caterina d’Europa, sempre a Roma, che ha un bacino di utenza di 200 famiglie. Un altro servizio innovativo è quello pensato per le coppie in procinto di sposarsi. Veronica, Claudia e Paola offrono dei pacchetti e convenzioni per organizzare un matrimonio totalmente equo-solidale. Dal ristorante al fotografo fino al parrucchiere, tutto può essere pensato per finanziare progetti in Paesi in via di sviluppo.
In cantiere per settembre ci sono altre attività: lettura di favole per bambini ed educazione alla musica per genitori. «Il nostro successo», conclude De Palo, «è che nasciamo dal basso. Da due anni infatti lavoriamo con 127 giovani famiglie da 0 a 10 anni di matrimonio, che hanno contribuito in prima persona alla realizzazione del progetto. Sono loro che ci hanno fornito gli spunti reali su cui lavorare. Quello a cui puntiamo, visto l’innovativo strumento che abbiamo messo in piedi, e di aprire entro l’anno altri quattro Punti nella Capitale».
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