Vi consiglio un disco per l’estate, alla faccia di chi ancora si ostina a dire che la canzone d’autore è (solo) roba barbosa, pensosa, soporifera, melanconica. Se avete questo tipo di pregiudizio, compratevi Musica per ballare di Fabrizio Consoli. Che è un disco d’autore, su questo non ci sono dubbi, ma è un inno alla leggerezza, alla piacevolezza d’ascolto, all’accuratezza artigianale unita al divertimento. Fabrizio ci ha messo dentro tutta la sua passione per il Sudamerica, tra tango, rumba, bossanova, senza disdegnare spruzzate jazz, ritmi flamencati (quasi ovvio essendo lui un chitarrista coi fiocchi), persino un’incursione nel sirtaki. Musica ottimamente suonata e arrangiata, musica per ballare davvero. Che se non siete proprio dei baccalà vi farà muovere al tempo almeno un piede. Accompagnata da testi minimalisti e non impegnativi (che non significa banali, tutt’altro), soffusi di una trattenuta ironia che è un po’ la cifra del Fabrizio cantautore. Un approdo di grande felicità creativa, dopo le atmosfere notturne del precedente 18 piccoli anacronismi. Ideale su una terrazza estiva vista mare, sognando il Sudamerica.
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