Welfare
CARCERE. I detenuti di Lanciano nel progetto “Vai a casa, Lassie!”
Si sta concludendo la prima fase del progetto che vede i detenuti "educare" i cani da canile per renderli adottabili
di Redazione
Tre realtà socialmente utili: l’associazione culturale pescarese Centro Cinofilo “La Madonnina”, la casa circondariale e il canile municipale di Lanciano, si uniscono per un fine comune. Stanno portando a conclusione la prima fase del progetto “Vai a casa, Lassie!”, iniziata lo scorso febbraio grazie alla donazione di due coniugi di Roma che hanno sposato l’iniziativa.
Il progetto prevede un percorso di recupero comportamentale dei cani del canile municipale di Lanciano, diretto da Adele Saltarella , per mano delle educatrici del Centro Cinofilo Valentina Irmici e Marianne Osund e un gruppo selezionato di circa dieci ospiti della casa circondariale. «Quando si adotta un cane da un canile – spiega il presidente del Centro Cinofilo Luisa Di Biagio – non sempre lo si trova “educato”, ossia abituato a stare dentro casa, a non sporcare, a non mordere. Nel Nord Europa è ormai consuetudine preparare i cani con una base di educazione; in Italia questa buona prassi non è ancora attuata in maniera diffusa, ma alcuni canili, soprattutto nelle grandi città, offrono consulenza per chi abbia bisogno di consigli per accogliere un cane. La nostra stessa associazione prevede questo supporto, tra i suoi servizi, ma non sempre è sufficiente. Questo progetto è un modello sperimentale che intende permettere agli ospiti della casa circondariale di fare concretamente qualcosa di utile per la società e apprendere ed applicare, attraverso specifica formazione, l’importanza delle regole e il valore della responsabilità».
A seguito di un corso di formazione condotto dalle due educatrici del Centro Cinofilo all’interno del carcere e iniziato a febbraio, infatti, i detenuti, molto interessati e motivati, sono stati preparati a educare cani in maniera “gentile”, basandosi cioè sul rinforzo positivo e la gratificazione e non sulla coercizione e sulle punizioni. Si sono prestati a fare da controparte per la fase pratica Rivarco Lanfranco, Nikita e Falpalà, ossia cani-lavoratori già addestrati e certificati dal Centro (rispettivamente un levriero whippet, un labrador retriever e un piccolo levriero italiano). A giugno il corso di formazione è terminato e si è proceduto all’educazione di due meticci del canile di Lanciano: Fifa e Ruga. Ruga è stata la prima a recepire le buone regole, ed è già potenzialmente adottabile
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