Mondo
OBAMA. Il 10 luglio l’incontro con il Papa
Due giorni prima è stato in vece fissato il colloqui con Napolitano
di Redazione
Prima di recarsi all’Aquila per il G8, il presidente degli Stati Uniti Barack Obama fara’ tappa a Roma l’8 luglio per un incontro in mattinata al Quirinale con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. E’ quanto si apprende da fonti informate, secondo cui Obama avra’ poi in Abruzzo, nel pomeriggio, prima dell’inizio del vertice, un bilaterale con il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, dopo quello del 15 giugno scorso alla Casa Bianca. Concluso il G8, il pomeriggio del 10 il presidente degli Stati Uniti sara’ ricevuto in udienza in Vaticano da papa Benedetto XVI, prima di partire per il Ghana.
La notizia dell’incontro tra Obama ed il Papa viene riportata anche dal Catholic News Service che precisa che l’udienza e’ fissata alle quattro del pomeriggio del 10, subito dopo la conclusione dei lavori del G8 all’Aquila. Un orario che costituisce una novita’ dal momento che Benedetto XVI “solitamente incontra capi di Stato e di governo di mattina – riporta ancora l’agenzia stampa cattolica – ma il Vaticano ha accettato di accogliere il presidente per la prima visita papale nel pomeriggio”. Subito dopo il presidente Obama, insieme alla moglie Michelle, partira’ per il Ghana. Non e’ chiaro se Miguel Diaz, il professore di teologia di origine cubana che alla fine di maggio Obama ha nominato ambasciatore presso la Santa Sede, sara’ presente all’incontro dal momento che la sua nomina non e’ stata ancora confermata al Congresso e neanche, per il momento, inserita nel calendario dei lavori della commissione Esteri del Senato preposto alle ratifiche. Anche l’incontro al Quirinale si svolgera’ con ogni probabilita’ con la sede di Via Veneto vacante: Obama non ha infatti ancora neanche nominato il nuovo ambasciatore, dopo che nelle scorse settimane alcuni giornali americani avevano dato per ormai fatta la scelta di David Thorne, uomo d’affari di Boston, ‘grande donatore’ dei democratici e, soprattutto, compagno di studi, d’armi ed ex cognato di John Kerry. D’altra parte anche il G8 del 2001, e la successiva prima visita in Italia di George W. Bush presidente, si svolse senza che a Roma si fosse insediato il nuovo ambasciatore
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