Gianni Riotta, direttore del Sole 24 ore, ha recensito in anteprima i due libri dell’estate, La fortuna non esiste di Mario Calabresi e La bellezza e l’inferno di Roberto Saviano. Due grandi autori, senza riserve mentali, che pubblicano per la Mondadori di Berlusconi. Anche Riotta si autoiscrive a questa tipologia di intellettuali, capaci di sfatare i luoghi comuni («le zuccherose cronache dell’ascesa di Obama»): una triade di cervelli post ideologici, liberi, impavidi, “twitteriani”. Quasi perfetti. L’unico luogo comune in cui cadono è il risentimento verso il nostro Paese che pur ha garantito loro tanta audience. «La peggiore estate italiana», s’intitola l’articolo di Riotta. Peggiore perché? Di cosa? Ce lo spieghi Riotta, Cassandra sulla nostra estate…
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