Non profit

turismo procreativo, italiani da record

Primi in Europa. Doppiati i tedeschi

di Redazione

È italiano il 30% delle 30mila coppie che ogni anno in Europa si spostano da un Paese all’altro per cercare un bambino. Seguono a distanza tedeschi (14%), olandesi (12%) e francesi (9%). I dati sono stati presentati da Guido Ragni, direttore dell’Unità operativa Procreazione assistita della Mangiagalli di Milano, di ritorno dal meeting annuale dell’Eshre – European Society of Human Reproduction and Embryology. La ricerca ha coinvolto le coppie straniere in cura presso i centri di pma di sei Paesi europei: per l’Italia, quindi, i dati sono presumibilmente al ribasso, visto che nel campione-Paese non figuravano né Grecia né Turchia né Gran Bretagna, tra i Paesi più gettonati dagli italiani.
Delle circa 10mila coppie italiane cross border, quasi il 70% era all’estero per una donazione di ovuli o spermatozoi, cioè per fare una fecondazione eterologa, vietata in Italia. Né la recente sentenza della Consulta a modifica della legge 40 né le varie ordinanze dei tribunali incideranno quindi su questi dati.

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