Valutare la redditività, e quindi la convenienza di un investimento finanziario tradizionale è un?operazione che ha a che fare con un puro calcolo razionale e con una valutazione della propria propensione al rischio. Un investimento etico chiama invece in causa facoltà e motivazioni in parte molto diverse. E, soprattutto, sposta la prospettiva della scelta da una dimensione individuale a una dimensione condivisa. Il senso di un investimento etico non è, infatti, soltanto il desiderio di impiegare il proprio risparmio in attività socialmente utili, ma anche e soprattutto di segnalare alla società e al mercato una preferenza per un uso socialmente sensato delle risorse finanziare. L?investimento etico è, quindi, investimento in capitale sociale, è un modo di contribuire a quel bilancio immateriale che sempre più spiega le differenze di benessere e di qualità della vita nelle economie e nelle società ugualmente avanzate dal punto di vista delle risorse produttive materiali. Investire eticamente vuol dire ?votare? per un diverso e possibile futuro rispetto a quello suggerito dal piatto determinismo economico dell?individualismo auto-interessato.
Pierluigi Sacco, professore di economia allo IUAV, Venezia
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