Non profit

CINA. Rivolta uiguri, 200 sotto processo a Urumqi

Allerta sicurezza nel capoluogo della regione autonoma dello Xinjiang

di Redazione

Oltre duecento persone saranno processate questa settimana per la rivolta della minoranza etnica degli uiguri, scoppiata il 5 luglio scorso a Urumqi, capoluogo della regione autonoma cinese dello Xinjiang.

Le violenze erano scoppiate tra la minoranza musulmana uigura e i cinesi di etnia Han, causando quasi 200 morti e 1700 feriti. Secondo il quotidiano “China Daily” la sicurezza di Urumqi verrà rafforzata in concomitanza dell’apertura del processo, di cui però non è ancora indicata la data precisa dell’inizio.

Sicurezza già rafforzata con anticipo anche a Pechino, per l’avvicinarsi del 60mo anniversario della nascita della Repubblica popolare cinese che cade il primo ottobre e che verrà celebrato in piazza Tienanmen.

Il pattugliamento delle strade è affidato a circa 7 mila agenti, mentre i servizi di intelligence cercano 800 mila volontari per «vigilare sugli stranieri sospetti», riportano i media nazionali.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.