Mondo

SRI LANKA. Espulso portavoce Unicef

Il governo dice che propaganda per i ribelli Tamil, accuse respinte da Unicef

di Redazione

Il governo dello Sri Lanka ha ordinato al portavoce dell’Unicef, l’australiano Jamed Elder, di lasciare il Paese, accusandolo di alimentare la propaganda a favore dei ribelli Tamil. Il direttore generale dell’Unicef, Ann M. Veneman, ha espresso «preoccupazione e delusione». «L’Unicef» si legge in una nota dell’agenzia Onu, «ha sempre sostenuto il principio della difesa imparziale e dell’informazione nell’interesse dei bambini come parte fondamentale del suo mandato a livello mondiale».

Riguardo alle accuse mosse a Elder, che per le autorita’ governative dello Sri Lanka ha fatto propaganda in favore dei guerriglieri separatisti delle Tigri Tamil, l’organizzazione replica: «Attraverso James Elder, l’Unicef si è sempre espresso apertamente contro le sofferenze dei bambini di entrambe le parti nel violento conflitto dell’inizio di quest’anno, chiedendo protezione per i minori. L’Unicef respinge in modo inequivocabile ogni accusa di parzialità».

Infine, sulla sua missione umanitaria nel Paese del sudest asiatico, l’agenzia sottolinea che «continuerà a portare avanti il suo mandato in Sri Lanka e altrove per difendere e parlare apertamente a favore dell’interesse dei bambini vulnerabili e delle donne».

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