Qualcuno l’ha definita “legge anti nimby! (acronimo che sta per “not in my backyard”, non nel mio cortile). Una legge contro il cosiddetto “ambientalismo del no” che bloccherebbe i cantieri in Italia. La proposta, presentata il 10 marzo 2009 alla commissione Giustizia della Camera con la firma di 120 deputati del Pdl, prevede l’obbligo di risarcimento dei danni alle istituzioni o enti privati da parte delle associazioni ambientaliste che perdono un ricorso al Tar. Un salasso che porterebbe, in alcuni casi, alla bancarotta delle associazioni. In molti la leggono come una mossa utile per facilitare proprio il percorso del nucleare in Italia. Per le associazioni ambientaliste, con a capofila il WWF, la norma punta «a limitare o quanto meno ostacolare il diritto di accesso alla giustizia in materia di ambiente, uno dei più importanti strumenti attraverso cui si concretizza la tutela dell’ambiente nel nostro Paese».
Probabilità di approvazione: MEDIA
Il 15 settembre si torna a discutere della proposta di legge del senatore Pdl, Franco Orsi, per modificare la legge che regola l’attività venatoria in Italia. Un testo che ha suscitato molte polemiche (in commissione Ambiente al Senato gli emendamenti depositati sono già circa 1.500), con il fronte ambientalista compatto nel denunciare un pericoloso tentativo di deregulation delle doppiette, ma anche il fronte associazionistico dei cacciatori spaccato. Arci Caccia, Federcaccia e Italcaccia, per esempio, difendono la legge attualmente in vigore. Il testo in discussione prevede una serie di punti (il foglio rosa per i cacciatori sedicenni è stato ritirato dallo stesso Orsi) tra cui la cancellazione dell’interesse nazionale per la tutela degli animali selvatici, la possibilità di cacciare lungo le rotte di migrazione e in presenza di neve e ghiaccio, nei parchi e nelle aree incendiate, una sostanziale deregulation delle attività di imbalsamazione.
Probabilità di approvazione: MEDIA
Con l’art. 12 della legge n. 69/2009, sulla cosiddetta “semplificazione” è stata riaperta la discussione sul riordino di tutta la normativa ambientale, già a lungo dibattuta lungo le due legislature precedenti. Il governo dovrà adottare una serie di decreti legislativi correttivi su una serie di materie assai delicate entrate nella cosiddetta “delega ambientale”, come la gestione dei rifiuti e bonifica dei siti contaminata, la tutela delle acque e la gestione delle risorse idriche, la difesa del suolo e lotta alla desertificazione, la gestione delle aree protette, le procedure per la valutazione di impatto ambientale (Via), per la valutazione ambientale strategica (Vas). Sono previste “forme di consultazione”. Il che significa che entro la fine 2009 – inizio del 2010 dovrebbero iniziare i tavoli di confronto con le forze sociali e le associazioni ambientaliste.
Probabilità di approvazione: BASSA
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