La Liguria centra due obiettivi con un solo colpo. Sostiene il diritto allo studio e mette un freno alla pratica “furbetta” di alcuni editori di aggiornare ogni anno i testi scolastici al fine di costringere le famiglie ad acquistare i nuovi libri. Merito del comodato, cioè il prestito gratuito dei libri, finanziato con risorse della Regione. I testi, in sostanza, saranno comprati dalle scuole che, a loro volta, li assegneranno per la durata dell’anno scolastico agli alunni provenienti dalle famiglie meno abbienti. Merito, soprattutto, di una condizione che l’ente guidato da Claudio Burlando ha imposto alle scuole che hanno presentato la richiesta per il contributo economico: dovranno impegnarsi a garantire il mantenimento dello stesso testo di studio per almeno tre anni.
L’iniziativa, giunta al secondo anno, ha interessato nel biennio di sperimentazione cento istituti tra scuole di primo e secondo grado ed enti di formazione. Secondo le stime della Regione gli studenti coinvolti sono circa 10mila mentre i libri acquistati dalle scuole in tutta la Liguria sono oltre 30mila. «In due anni», ha spiegato il presidente Burlando, «la Regione ha investito oltre un milione di euro su questo progetto con l’obiettivo di dare un aiuto in più alle famiglie e sostenere il diritto allo studio». La scelta dei testi, naturalmente, resta in capo alle scuole. «Così diamo la possibilità a più studenti di utilizzare i medesimi libri: in questo modo», ha sottolineato il vicepresidente Massimiliano Costa (nella foto), «puntiamo a limitare il turn over delle edizioni dei libri di testo adottati dai consigli di classe, che spesso non riportano modifiche sostanziali ai programmi».
La Regione, inoltre, assegnerà contributi alle scuole che predisporranno sussidi didattici in aggiunta ai libri di testo. Il comodato, è bene precisarlo, integra e non annulla gli interventi previsti dalla legge sul diritto allo studio: in particolare la misura che riconosce contributi alle famiglie per l’acquisto dei libri di testo.
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