Non profit

Benetton e Telecom a luci rosse

Sul digitale terrestre

di Redazione

U n tempo i film vietati ai minori di 18 anni erano banditi dalla tv pubblica e privata, messi all’indice dalla legge Mammì. Solo quelli per under 14 potevano andare in onda, ma dopo le 22. Vincoli e lacci saltati via con la corsa delle emittenti a pagamento. Con una carta di credito a disposizione si può consumare tutto l’hard che si vuole. Sky ha lanciato il suo programma Hot Club, un’abbuffata di cinema hard core per 26 canali, dalle 23.30 alle 6 di mattina, con un’offerta di 22 film a notte per sette generi diversi. Per i consumatori più incalliti Hot Club vende film per tutta la notte a 35 euro, 10 euro per solo due film.
Il costo dei titoli all’emittente è in genere molto basso, intorno ai 5mila euro. E così anche le piccole tv possono permettersi di entrare nella mischia. Con il digitale terrestre, in Italia ha debuttato Nitegate, la tv che «rivoluziona il tuo modo di vivere la notte». Dietro al palinsesto di Nitegate c’è la Profit spa, la holding di Raimondo Lagostena, che possiede il network di tv locali sotto il cappello Odeon Tv. Tra i suoi soci ci sono Alessandro Benetton, Ubaldo Livolsi, Marco Bassetti (Endemol). Mentre Dahlia Tv, la società creata da Telecom Italia, ha già sfornato la sua offerta. Calcio, eros e avventura. L’alternativa a Sky e Dahlia è Conto Tv, prodotta da Marco Crispino, 39enne imprenditore di Pisa, che con i suoi canali hard Superpippa channel, Sin e Glamour Plus punta in alto. E anche Penthouse con i suoi due canali tematici sarebbe pronta a sbarcare sul mercato italiano. Buon proseguimento di serata.

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