Ha la chiesa piena di fedeli ogni fine settimana, ma è sempre più nell’occhio del ciclone don Giorgio De Capitani, 71 anni, parroco brianzolo di Monte di Rovagnate. “Prete operaio” ed esponente della “sinistra evangelica”, come usa definirsi, ha sconvolto non pochi quando durante l’omelia di domenica 20 settembre ha definito «non eroi ma mercenari, farabutti, criminali» i soldati italiani caduti in Afghanistan. Poche ore dopo la Diocesi di Milano ne ha preso le distanze, ma aumenta il fronte di chi lo vorrebbe zittire, in primis tra i leghisti (il suo bersaglio prediletto, con il presidente del Consiglio). Intanto il religioso, che fa sapere di avere vinto l’edizione 2009 del premio Borsellino, pubblica sul suo blog (www.dongiorgio.it) le decine di insulti che gli arrivano. «Per strada hanno anche tentato di picchiarmi», rivela a Vita.
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