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Sulla nomina del nuovo direttore di Avvenire la Chiesa procederà con calma

È quanto reso noto nella conferenza stampa di conclusione del consiglio episcopale permanente da Monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei

di Redazione

«I vescovi non hanno discusso tanto del caso “Avvenire”, certamente si è parlato con grande dispiacere di quanto è avvenuto, di un attacco che ha colpito una persona, si è parlato anche di intimidazione a questo proposito». È quanto ha osservato oggi il Segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata, rispondendo ai giornalisti nel corso della presentazione del Comunicato finale del consiglio episcopale permanente. «I vescovi», ha spiegato Crociata, «hanno ribadito anche la volontà di andare avanti nel servizio alla Chiesa e al Paese con tutta serenità».
In relazione alla nomina del nuovo direttore di Avvenire che prenderà il posto di Dino Boffo, i vescovi «procederanno con calma». In riferimento alla possibile ristrutturazione del sistema dei media della Cei, questi sono stati definiti «un ambito di grande rilevanza» ed è stata assicurata la volontà della Chiesa italiana di «continuare a svolgere, e a far svolgere, il loro servizio a tutti
quegli strumenti che sono riconducibili alla iniziativa Cei». Durante la recente assise dei vescovi, comunque, «non si è parlato di questo tema, nè si pensa a ristrutturazioni particolari».
«Certamente», ha proseguito monsignor Crociata, «con calma si provvederà alla nomina di chi dovrà prendere la responsabilità, dopo le dimissioni del dottor Boffo, di dirigere il quotidiano cattolico e si continuerà a seguire con attenzione questo ambito dei media, che ha come obiettivo quello di far giungere nella maniera più efficace possibile, e più rispettosa del senso della Chiesa nel territorio, il suo messaggio, che è pastorale e di animazione cristiana della vita sociale, all’interno della responsabilità che la Chiesa in Italia ha nei confronti del Paese».

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