Welfare
Bocciato il Lodo Alfano
Si riaprono così due processi a carico di Berlusconi: per corruzione (caso Mills) e per reati societari
di Redazione

La Consulta – secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa che per prima ha dato la notizia – ha bocciato il ‘lodo Alfano’ per violazione dell’art.138 della Costituzione, vale a dire l’obbligo di far ricorso a una legge costituzionale (e non ordinaria come quella usata dal ‘lodo’ per sospendere i processi nei confronti delle quattro più alte cariche dello Stato). Il ‘lodo’ è stato bocciato anche per violazione dell’art.3 (principio di uguaglianza).
L’effetto della decisione della Consulta sarà la riapertura di due processi a carico del premier Berlusconi: per corruzione in atti giudiziari dell’avvocato David Mills e per reati societari nella compravendita di diritti tv Mediaset.
La decisione della Corte Costituzionale di dichiarare l’illegittimità del ‘lodo Alfano’ è stata presa a maggioranza, secondo quanto apprende. Il ‘verdetto’ della Corte costituzionale sarà ufficializzato a breve dalla Consulta con un comunicato.
“Non voglio fare nessun commento su nessuna sentenza tanto meno quando c’e’ di mezzo la Corte costituzionale. Io credo che dobbiamo accettare qualunque sentenza, dobbiamo partire dal presupposto che non possiamo vedere ogni sentenza come un golpe o come regime”. Lo ha affermato, in un’intervista a Sky Tg24, il presidente della Fiat Luca Cordero di Montezemolo riferendosi alla sentenza della Corte Costituzionale sul lodo Alfano. “Penso che il rispetto delle istituzioni e la valorizzazione delle istituzioni in questo paese – ha aggiunto – siano molto importanti, a cominciare dalle sentenze di questo tipo, col massimo rispetto di quella che puo’ essere la sentenza”.
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