Welfare

334 dollari l’anno, per piacere e per piacersi

di Redazione

È quanto spende in prodotti estetici la donna araba.
Ma anche l’uomo non è da meno: un terzo dei clienti
delle cliniche di bellezza di Dubai è maschio…di Layla Joudè
Durante gli ultimi anni abbiamo assistito nel mondo arabo al boom nel campo della chirurgia estetica: la nuova moda impone curve sode al posto giusto, nasini all’insù e labbra carnose. Le giovani cantanti arabe ispirano le tendenze nel mondo arabo moderno, e così nascono le “labbra alla Alissa”, il “naso alla Nawal el Zoughbi” e il “seno alla Haifa Wahbi”. I risultati? Indistinguibili l’una dall’altra e un fisico che sfida la forza di gravità!
Fino a poco tempo fa si pensava che la chirurgia estetica fosse riservata a un’élite di ricchi e famosi, ma la qualità della vita nel mondo arabo è migliorata, le abitudini sono cambiate e il bell’aspetto ha assunto maggiore importanza nella vita quotidiana. La donna araba spende mediamente 334 dollari all’anno per piacersi e compiacere. E l’uomo non è da meno: un terzo dei clienti delle cliniche di bellezza di Dubai è oggi composto da uomini.
Secondo i dati delle Camere del Commercio arabe, la vendita di prodotti di bellezza e personal care nel 2007, nel mondo arabo, ha generato circa 2,1 miliardi di dollari.
Dal 7 al 9 giugno Dubai ha ospitato la quattordicesima edizione della fiera «Beauty World Middle East 2009» in cui 12 aziende italiane hanno esposto nei loro stand cosmetici made in Italy. Questo grande evento ha rivelato che gli Emirati Arabi Uniti rappresentano il primo mercato per le esportazioni di cosmetici italiani in quest’area, con un valore di 58,4 milioni di euro nel 2008. Nell’ultimo anno l’incremento delle esportazioni è stato del 9,1%. In particolare il Paese di maggiore attività è stato nel 2008 l’Arabia Saudita, con un volume di importazioni dall’Italia di quasi 29 milioni di euro.
Alla faccia della cosmetica “halal” che si sta diffondendo in Europa negli ultimi anni! Interventi, creme, make up e trattamenti estetici importati dall’Europa utilizzati in grandi Spa di lusso come la Six Sense Spa ad Amman, collocata a 250 metri sotto il livello del mare, o il sontuoso 5 stelle Royal Meridien di Dubai.
Il mercato del personal care si rivela quindi in controtendenza con la tanto nominata crisi economica, infatti L’Oréal, azienda numero uno al mondo nel settore, sta aprendo nuove filiali in Kazakistan, Egitto e Pakistan.
Soleko, invece, azienda italiana leader nel settore delle lenti a contatto, continua ad esportare lenti a contatto colorate cosmetiche in Siria, Turchia, Arabia Saudita e Marocco, con una quota di mercato del prodotto superiore del 15% rispetto alla quota di vendita in Italia.
Decisamente più economica, ma sempre molto in voga come “operazione estetica” per le donne arabe nella cura del proprio corpo, è la depilazione, effettuata con la Halawa, un impasto completamente naturale e gradevole grazie al particolare aroma caramellato, composta da acqua, succo di limone e zucchero. La mania della cura del corpo e la famosa ceretta araba al caramello hanno perfino ispirato il titolo del film Caramel (Sukkar Banat), uno dei film libanesi più acclamati e conosciuti a livello internazionale, uscito nel 2007, ambientato in un salone di bellezzza di Beirut.
Proust diceva: «Lasciamo le belle donne agli uomini senza fantasia».

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