Èla legge 193 del 2000, o Legge Smuraglia, il punto di riferimento per le imprese profit e le cooperative sociali che intendono assumere un soggetto svantaggiato. Tale legge prevede sgravi fiscali dell’80% per le imprese che assumono detenuti per almeno 30 giorni per attività lavorativa nel carcere. L’agevolazione può valere anche nei sei mesi successivi alla scarcerazione, e per attività formativa svolta nel carcere finalizzata all’assunzione. È previsto un ulteriore credito d’imposta di 516,46 euro se la persona era già ristretta alla data del 28 luglio 2000 (anche questa agevolazione è estesa agli ex detenuti per i 6 mesi successivi alla scarcerazione). L’assunzione di un detenuto avviene attraverso un rapporto di lavoro in forma subordinata, ossia come lavoratore dipendente, a tempo pieno o a tempo parziale. Occorre anche stipulare una convenzione con l’istituto carcerario, mentre le altre procedure (come le pratiche Inps) non variano da quelle di prassi. Il trattamento retributivo è lo stesso per i contratti nazionali che regolano i rapporti di lavoro nei diversi settori.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.