Mondo

Caritas Europa: si investano 35 miliardi nei Paesi poveri

Appello ai capi dell'Ue peché stanzino aiuti per rimediare alle conseguenze dei cambiamenti climatici nei Paesi in via di sviluppo

di Redazione

Un appello congiunto ai capi di Stato dell’Unione europea (che si riuniranno per il Consiglio europeo del 29 e 30 ottobre) affinché si impegnino a trovare «decisioni serie» in materia di cambiamenti climatici, soprattutto in vista del vertice di Copenaghen del 7-18 dicembre. Lo lanciano Caritas Europa, insieme a Cidse e Aprodev, due reti di organizzazioni non governative di ispirazione cristiana, in una lettera inviata ieri ai capi Ue, nella quale denunciano il fallimento del recente vertice dei ministri delle finanze dello scorso 22 ottobre, centrato proprio sul tema dei cambiamenti climatici.

I tre network chiedono al Consiglio europeo di «offrire più dei 35 miliardi di euro annui per finanziare, nei Paesi in via di sviluppo, la diffusione di emissioni a basso contenuto di carbonio e l’adattamento all’impatto dei cambiamenti climatici».

«I negoziati Onu sul clima» ha affermato Marius Wanders, segretario generale di Caritas Europa «richiedono una ferma e decisa leadership dell’Unione europea e un impegno sui finanziamenti. Possiamo solo sperare e chiedere che i capi di Stato colgano ora l’opportunità persa dai ministri delle finanze».

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