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64 suicidi dall’inizio dell’anno

Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto:« All'interno delle carceri ci si toglie la vita 15-17 volte piu' di quanto accada tra la popolazione non reclusa»

di Redazione

“Di carcere si continua morire. Con la morte di un detenuto di 47 anni avvenuta nel carcere di Tolmezzo sabato scorso, salgono a 64 i suicidi registrati nelle carceri italiane nel solo 2009. Il numero piu’ alto registrato a partire dal 1990, solo nel 2001, ma nel corso di dodici mesi, il numero fu simile”. Lo afferma, in una nota, Luigi Manconi presidente di “A Buon Diritto”, gia’ sottosegretario alla Giustizia. “Viene cosi’ confermato un dato atroce: all’interno delle carceri ci si toglie la vita 15-17 volte piu’ di quanto accada tra la popolazione non reclusa. Non solo -prosegue Manconi- mentre all’interno della societa’ italiana, la frequenza di suicidi e’ maggiore nella fascia di eta’ oltre i 65 anni, in carcere la percentuale piu’ alta di suicidi si trova nella classe di eta’ tra i 18 e i 24 anni”. “Ancora: oltre la meta’ di coloro che si tolgono la vita, lo fanno nei primi sei mesi di reclusione, spesso di prima reclusione, a dimostrazione del fatto che la causa principale e’ rappresentata dall’impatto brutale con un universo sconosciuto, con le sue gerarchie informali, con le sue regole ignote, con la sua logica indecifrabile. Infine, c’e’ una correlazione stretta tra frequenza dei suicidi e istituti particolarmente sovraffollati. Da tutto ci viene la conferma che il carcere costituisce un luogo che produce sofferenza e alienazione, solitudine e morte”, conclude Manconi.

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