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La tac conferma le fratture vertebrali
Questo l’esito dell’autopzia sulò cadavere del ragazzo
di Redazione
Una frattura vertebrale e una lesione al coccige, mentre si esclude la frattura della mandibola. È questo il risultato confermato dalla Tac sulle lesioni subite da Stefano Cucchi. Gli accertamenti sono stati fatti sul corpo, riesumato pochi giorni fa, per completare gli accertamenti medico- legali dopo l’autopsia avvenuta a poche ore dalla morte. Sarà ora un radiologo a completare le analisi e a redigere la relazione finale per dire se la morte possa essere stata una consequenza delle lesioni. Intanto è prevista per i prossimi giorni la consegna ai pubblici ministeri, Vincenzo Barba e Francesca Loi della relazione fatta dal medico Carla Vecchiotti su macchie di sangue rilevate sui pantaloni di Cucchi, macchie di sangue che apparterrebbero, secondo indiscrezioni, a Cucchi, il che convaliderebbe la dichiarazione di S. Y., il testimone del Gambia che era in cella con Cucchi il 16 ottobre scorso al Palazzo di Giustizia e che ha detto di aver visto Cucchi che si muoveva a stento e zoppicava. È ormai anche prossimo l’interrogatorio di un altro testimone. È un marocchino il quale ha ricordato di aver incontrato Cucchi in gravi condizioni. Ha scritto in proposito una lettera al senatore Stefano Pedica, riferendo che Cucchi rispondendo alla sua domanda «chi ti ha picchiato?», gli rispose «mi hanno ammazzato di botte i carabinieri… Tutta la notte ho preso botte per un pezzo di fumo». È intenzione dell’avvocato Diego Perugini, che assiste la guardai carceraria Nicola Minichini, indagato con altri due agenti per omicidio preterintenzionale, che le dichiarazioni del testimone vengano raccolte in incidente probatorio per dare loro carattere di prova definitiva.
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