Mondo

In 100 città per i diritti umani

La mortalità materna in Perù al centro delle giornate di Amnesty International

di Redazione

“Abbraccia la diversità, metti fine alla discriminazione”: questo il tema della Giornata mondiale dei Diritti Umani 2009. Amnesty International celebra il 61esimo anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti dell’uomo con le “Giornate Amnesty”: sabato 12 e domenica 13 dicembre i volontari saranno presenti in oltre un centinaio di città per proporre un ‘regalo di Natale Amnesty’ e sollecitare nuove iscrizioni e donazioni all’organizzazione che da quasi 50 anni agisce in ogni parte del mondo per la difesa dei diritti umani.

«I fondi raccolti serviranno a rafforzare la campagna “Io pretendo dignità”, che vuole combattere la povertà attraverso politiche che obblighino i governi e le aziende multinazionali al rispetto dei diritti umani» spiega Riccardo Noury, direttore della comunicazione di Amnesty Italia. «Il focus di quest’anno è il Perù con il problema enorme della mortalità materna. Attraverso la denuncia della morte di 500 mila donne all’anno nel momento che dovrebbe essere il più bello della loro vita vogliamo far capire come i modi per porre fine alle forme estreme di povertà ci sono. Bastano medicine salvavita per le donne che vivono nelle comunità più svantaggiate e politiche sanitarie adeguate».

Accanto alla nuova campagna contro le forme più estreme di povertà prosegue l’attività classica di denuncia dell’organizzazione internazionale. Iran e Nigeria sono stati al centro dei due ultimi rapporti di Amnesty International.

«Il rapporto sull’Iran presenta un quadro drammatico di repressione post-elettorale, da giugno ad oggi, che Amnesty ha definito “il periodo peggiore degli ultimi 20 anni” dal punto di vista di violazione di diritti umani» afferma Noury. La richiesta di Amnesty è mettere sullo stesso piano la minaccia nucleare e la minaccia ai diritti umani. «Se la comunità internazionale chiede un monitoraggio sui siti nucleari, Amnesty chiede un monitoraggio internazionale sul rispetto dei diritti  umani» dice Noury.

In Nigeria, Amnesty ha raccolto centinaia di casi di uccisioni arbitrarie da parte della polizia.

Il rapporto denuncia l’uso troppo facile e disinvolto delle armi da fuoco da parte degli agenti di polizia nigeriani su tutto il territorio federale a causa di leggi generiche che danno campo libero all’uso della forza a piacimento durante le normali operazioni di polizia.

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