Non profit

È guerra allo sfruttamento

Il ministro del Lavoro convoca un pool per combattere i fenomeni d’illegalità

di Redazione

Dichiarata guerra contro i fenomeni di illegalità e di sfruttamento del lavoro irregolare in agricoltura. Dopo i fatti di Rosarno il ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi, ha riunito oggi i presidenti degli enti previdenziali (Inps e Inail), i direttori generali dei Servizi ispettivi e della Tutela delle condizioni di lavoro del Ministero, il comandante del Nucleo Carabinieri Tutela del lavoro per organizzare un offensiva di legalità coordinata e capillare. L’attività di controllo e repressione, in stretto raccordo con le iniziative del Ministero dell’Interno, sarà concentrata soprattutto nelle regioni del mezzogiorno. La tolleranza zero non può che essere il solo criterio-guida rispetto a tutte quelle situazioni nella quali sono emerse o dovessero emergere casi e contesti di illegalità totale e di sfruttamento della manodopera, con pericoli per la stessa salute e sicurezza delle persone. Il dialogo con le organizzazioni rappresentative dei lavoratori e degli imprenditori sarà strumento essenziale per accompagnare il controllo sociale al controllo amministrativo.
Nel corso della riunione il Ministro ha sottolineato tra l’altro come anche l’introduzione del voucher, il buono lavoro, rappresenti un efficace strumento di regolarizzazione e di emersione proprio per tutti quegli spezzoni lavorativi tipici delle attività di raccolta breve in agricoltura. E che, dunque, anche alla luce di questa significativa novità, ampiamente utilizzata nelle regioni del Nord e di fatto non impiegata in quelle del Sud, non vi possano essere più alibi per i datori di lavoro.  Gli stessi flussi di lavoro stagionale sono regolati da quote non del tutto utilizzate per cui l’impiego di lavoratori clandestini non trova giustificazione alcuna.

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