Non profit

Cesvi rafforza lo staff a Port-Au-Prince

Coordinato con le Ong del Network Alliance 2015

di Redazione

 Cesvi invia altri operatori internazionali ad Haiti. A tre giorni dal devastante terremoto che ha messo in ginocchio Haiti, si parla di 50 mila morti. Le vittime, tuttavia, potrebbero essere alcune centinaia di migliaia. Circa 3 milioni e mezzo di persone sono state direttamente danneggiate dal sisma e i senzatetto sono almeno 300 mila.

«Lo scenario che ho davanti agli occhi è orribile» scrive da Port-au-Prince Anastase Jaribu, l’agronomo del Cesvi che sta mettendo in moto la macchina degli aiuti nella capitale haitiana. Jaribu ha già svolto una riunione di coordinamento con lo staff di Concern e Welthungerhilfe, rispettivamente Ong irlandese e tedesca del network europeo Alliance2015.  Concern riferisce che l’85% degli edifici nel centro di Port-au-Prince è crollato e 19 persone dello staff locale risultano al momento disperse.
Welthungerhilfe sottolinea quanto sia difficile ricostruire un quadro esatto della situazione e dei danni, visto che ancora manca l’elettricità e i mezzi di comunicazione funzionano a singhiozzo.
Sono partiti alla volta di Santo Domingo, con l’obiettivo di raggiungere Haiti il prima possibile, altri due operatori internazionali del Cesvi.
La loro presenza sarà preziosa per affiancare lo staff già presente in loco nella pianificazione e nell’avvio di un primo assessment (valutazione delle necessità). A questo seguiranno interventi concreti e mirati.

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