Non profit
L’Islanda, nuovo santuario della libertà di espressione?
Wikileaks, il sito web specializzato nella pubblicazione di informazioni e documenti coperti da segreto o comunque riservati, sta facendo opera di lobbying in Islanda per convincere il Parlamento a trasformare il paese in un "paradiso" offshore
di Redazione
Ancora due giorni per raccogliere 600mila dollari. In palio c’è la libertà di dire e pubblicare ciò che si vuole. A lanciare la richiesta di aiuto è Wikileaks, il noto sito specializzato nella pubblicazione di informazioni e documenti coperti da segreto o comunque riservati, che oggi si trova a dover fronteggiare i costi di un successo crescente. Ma non basta. I responsabili del progetto hanno ben altro in testa. Non si tratterebbe infatti solo di sostenere i costi per il corretto funzionamento del sito, ma quelli di un’importante azione di lobby verso il Parlamento islandese, perché recepisca una serie di leggi – a detta di WikiLeaks – tali da trasformare la piccola isola fra al Scozia e la Groenlandia in un paradiso offshore per la libertà di espressione.
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